Familiarità (Jorge Luis Borges)

Familiarità (Jorge Luis Borges)

Si apre il cancello del giardino
con la docilità della pagina
che una frequente devozione interroga
e, dentro, gli sguardi
non hanno bisogno di fare caso agli oggetti
che sono già precisamente nella memoria.
Conosco le abitudini e gli animi
e quel dialetto di allusioni
che ogni raggruppamento umano ordisce.
Non ho bisogno di parlare
né di mentire privilegi;
bene mi conoscono coloro che qui mi circondano,
bene sanno le mie angosce e la mia debolezza.
Questo è raggiungere ciò che è più alto,
ciò che forse ci darà il Cielo:
non ammirazione né vittorie
ma semplicemente essere ammessi
come parte di una Realtà innegabile,
come le pietre e gli alberi.

4 commenti (+aggiungi il tuo?)

  1. silvia in fondo al cuore
    Gen 29, 2011 @ 19:02:08

    Molto bella la poesia ed anche l’immagine, buona serata Anna, un abbraccio!

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  2. Carmen B.
    Gen 30, 2011 @ 12:34:25

    Realtà davvero innegabile mia cara… splendida poesia e splendida immagine…. una realtà tangibile fatta di grandi legami.
    Un bacio Amelie… dolce domenica piccola

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  3. Harielle
    Feb 06, 2011 @ 20:06:24

    Le poesie di Borges sono sempre dei piccoli capolavori di simbolismo. Questa può essere letta in tanti modi.
    Un caro abbraccio, cara Amelie

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  4. Amelie Anna
    Feb 08, 2011 @ 20:40:15

    Questa poesia è MERAVIGLIOSA mi permetto di dire.
    🙂

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